Perché aggiungere parole scritte, alle tante che già ci sono, ai tanti che parlano, alle tante che vengono dette. Poi alla fine cosa sono, simboli e segni, persi nel nulla.
Ci penso e ci rifletto e capisco perché mi trovo qui, di notte a dire per scritto qualcosa, a dire quello che a voce resta qualcosa di indicibile.
Si, perché scrivere?, perché scrivere?.... e perché non dire invece, a voce... E perché cantare e lasciare alle rime e alla melodia la ricerca nascosta del dare un senso a qualcosa, se non alla vita, ci fosse qualcosa che possa dare un senso alla vita.
Scrivere allora è dare retta all'impulso di graffiare un foglio bianco, è esprimere qualcosa non riesci a dire, manifestare qualcosa che hai in mente, ma che magari ancora non comprendi; manifestare qualcosa che prende senso solo quando lo organizzi, in forma adeguata di sequenze grammaticali comprensibili e finite.
E scrivi per dire quello che a volte non ti dici o per dirti quello che non riesci ad esprimere, quello che non sai; scrivi per capire quello che pensi, per capire cosa intendi riempiendolo a volte di musica vincolato ad un ritmo
Eh si, perché non sempre una parola basta, a gente piccola come me, che, allora, scrive, sperando di dire, o sperando di dirsi, quello che pensa.
Luciano
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